Palazzo del Quirinale
Il Quirinale è un palazzo storico di Roma, situato sul colle e sull’omonima piazza. Luogo simbolo per eccellenza dello Stato Italiano, dal 1870, residenza del Re d’Italia e in seguito, dal 1946, sede della Presidenza
della Repubblica. Il nome, si narra, deriva da un tempio eretto sul colle, alla morte di Romolo che associato al dio Quirino prese il nome di Quirinale. Gli stessi abitanti si definivano Quiriti o Curiti. Il palazzo del Quirinale conta 1200 stanze dove si trovano diverse collezioni artistiche di pregio: dipinti, statue, mobili, carrozze, orologi e altri preziosissimi manufatti. Negli ambienti sono collocati circa 56.000 oggetti d'arte. Dal giugno 2019, per volere del presidente Sergio Mattarella, il complesso del Quirinale custodisce anche una collezione di opere contemporanee italiane. Gli ambienti più pregevoli sono la Cappella Paolina, gli appartamenti papali e la Sala dei Corazzieri. Il Quirinale annovera al suo interno un giardino di circa quattro ettari, prezioso esempio di giardino monumentale storico.
Palazzo Firenze
Palazzo Firenze è un edificio storico nel quartiere romano di Campo Marzio, dal 1926 sede della Società Dante Alighieri. Appartenuto nel XVI secolo alla famiglia di papa Giulio III del Monte, passato poi
ai Medici, svolse la funzione di luogo di rappresentanza dell’ambasciatore fiorentino a Roma. Il palazzo è frutto di un progetto portato avanti in due fasi, tra gli anni Cinquanta e Settanta del Cinquecento, da Bartolomeo Ammannati, che ne curò l’architettura e le decorazioni a stucco. Si sviluppa su tre piani attorno a un ampio cortile porticato su tre lati. L’ala prospiciente l’ingresso comprende al pianoterra un ambiente affrescato, la cosiddetta Galleria del Primaticcio, affacciata sul giardino. Qui lavorò alla metà del XVI secolo il pittore bolognese Prospero Fontana, realizzando un ciclo d’ispirazione mitologica
celebrativo del ruolo della casata Ciocchi del Monte. Fontana coordinò anche la decorazione dell’adiacente saletta dei Continenti e delle sale del Granduca e delle Pieridi al piano superiore. Il toscano Jacopo Zucchi, pittore prediletto dal cardinal Ferdinando de Medici, che abitò nel palazzo tra il 1569 e il 1587, fu invece chiamato ad affrescare i due piccoli ambienti del secondo piano probabilmente riservati allo studio e alla meditazione, le salette degli Elementi e delle Stagioni, secondo un complesso programma iconografico volto a spiegare i fenomeni naturali attraverso figure e storie tratte dalla
mitologia. Oltre che della pregevole architettura, la Società Dante Alighieri dispone di una collezione di opere d’arte, di varia natura ed epoca, e di un fondo archivistico e documentario dichiarato di interesse nazionale.
Tra 1889 e 2019 la Società Dante Alighieri ha organizzato 83 congressi mondiali. Il primo si è tenuto a Roma nel 1890, mentre il congresso numero 83 (Buenos Aires 2019) è stato il primo a svolgersi fuori d’Europa e il quarto fuori dall’Italia dopo Avignone 1994, Lugano 1997 e Malta 2005. Il congresso del 1922 fu organizzato a Zara, che all’epoca era ancora italiana.
L'83° Congresso Internazionale della Società Dante Alighieri “Italia, Argentina, mondo. L’italiano ci unisce” si è svolto a Buenos Aires, presso l’Universidad Católica Argentina, tra 18 e 20 luglio 2019. Nel pomeriggio della giornata inaugurale, il 18 luglio, si è svolto il forum Italia-Argentina “Cult&Tech” con ICE Agenzia e il Ministero dello Sviluppo Economico. Il congresso, che ha accolto complessivamente un migliaio di partecipanti e delegati, si è concluso a Rosario dove il Presidente Andrea Riccardi ha inaugurato la mostra “Lucio Fontana. Los orígenes”, accolta e rimasta in esposizione sino al 21 agosto 2019 presso il Museo Municipal de Bellas Artes Juan B. Castagnino.